mercoledì 18 giugno 2008

IL RASOIO DI OCKHAM

IL RASOIO Ockham:
"A parità di fattori la spiegazione più semplice tende ad essere quella esatta" William of Ockham

« Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem. »
« Non moltiplicare gli elementi più del necessario. »

« Pluralitas non est ponenda sine necessitate. »
Non considerare la pluralità se non è necessario. »

« Frustra fit per plura quod fieri potest per pauciora. »
È inutile fare con più ciò che si può fare con meno. »
Ockham distingue tra conoscenza intuitiva e conoscenza astrattiva. La conoscenza intuitiva è quel tipo di conoscenza che permette di considerare in tutta evidenza la realtà degli enti in modo immediato. Discutendo sull'effettiva realtà delle cose e degli oggetti, Ockham afferma che basta la loro conoscenza diretta e immediata a comprovarne l'esistenza reale.
Da questa immediatezza della conoscenza, che si riferisce all'oggetto per come si da nella semplice esperienza, deriva per Ochkam la confutazione degli enti intermedi, delle specie. Chi sostiene l'esistenza di specie intermedie di enti e di concetti tra conoscenza immediata dell'oggetto e la sua realtà effettiva, aggiunge un “di più” inutile e contraddittorio.
In altri termini, non vi è motivo alcuno per complicare ciò che è semplice. All'interno di un ragionamento o di una dimostrazione vanno invece ricercate la semplicità e la sinteticità. Tra le varie spiegazioni possibili di un evento, è quella più semplice che ha maggiori possibilità di essere vera (anche in base a un altro principio, elementare, di economia di pensiero: se si può spiegare un dato fenomeno senza supporre l'esistenza di qualche ente, è corretto il farlo, in quanto è ragionevole scegliere, tra varie soluzioni, la più semplice e plausibile).
Non introdurre principi esplicativi più numerosi di quanto sia necessario.

CREDO CHE SI POSSA CONCLUDERE DICENDO CHE, DI TUTTE LE SPIEGAZIONI POSSIBILI DI UN FATTO, LA PIU' CORRETTA DI NORMA E' LA PIU' OVVIA.

Fonti:
Wikipedia;
Dedicato a PDP
MEDITATE GENTE MEDITATE!

1 commento:

clock ha detto...

Non ci può essere grandezza sena semplicità
Con la semplicità si va spesso più avanti che con l'astuzia.

Il semplice lo dice, l'astuto lo fa.

Il semplice parla e l'astuto ne approfitta.

La semplicità è bella, ma spesso rimane ingannata

La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri. E noi abbiamo difficoltà ad essere veri con gli altri. Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili, di finire alla mercè di chi ci sta di fronte. Non ci esponiamo mai perché ci manca la forza di essere uomini, quella che ci fa accettare i nostri limiti... dandogli senso e trasformandoli in energia...
Io amo la semplicità che si accompagna con l'umiltà... Mi paice la gente che sa ascoltare il vento sulla pelle, sentire l'odore delle cose, catturarne l'anima. Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo. Perché li c'è verità, li c'è dolcezza, li c'è sensibilità, li c'è amore.

* Alda Merini *